I benefici del tennis

Il tennis è uno degli sport più amati nel nostro Paese. Quali sono i pregi e le eventuali controindicazioni?  Oggi club e campi da gioco di ogni superficie, alla portata di tutte le tasche, sono diffusissimi. Impugnare la racchetta e rincorrere una pallina, almeno un’ora, per tre giorni alla settimana è la “dose” consigliata per i quarantenni che vogliono tenersi in forma divertendosi, senza strafare. I più giovani possono raddoppiare: due ore per tre sedute settimanali. Sulle caratteristiche fisiche del tennis, interviene il dott. Giuseppe Capua, responsabile di Medicina dello Sport all’Ospedale “San Camillo” di Roma.

Perché è uno sport all’aria aperta (campi indoor esclusi), per il gusto della sfida uno contro uno, perché favorisce la socializzazione. “Inoltre – aggiunge il dottor Capua – favorisce la corsa, migliora la struttura fisica, soprattutto nei più giovani: gli allenamenti sono duri, faticosi e, con una seria applicazione, permettono un continuo miglioramento.”  Il tennis è uno sport impegnativo che richiede grandi doti tecniche, resistenza, velocità nei movimenti, concentrazione, ma soprattutto un allenamento adeguato. Si pratica a livello agonistico, come sport vero e proprio, oppure per tenersi in forma e spezzare la monotonia di una giornata lavorativa, ricavando due ore di break al centro della giornata.

“Il tennis è uno sport completo perché migliora l’adattamento cardiovascolare alla resistenza, alla fatica e migliora la muscolatura e il lavoro fisiologico delle articolazioni. Dal punto di vista mentale è richiesta molta forza di volontà. Si può praticare dai 6 agli 80 anni. I più giovani adattano al massimo le proprie capacità psicofisiche; gli anziani possono graduare la resistenza in base all’intensità dello sforzo richiesto, purché ci sia – a monte – una preparazione fisica generale adeguata. E’ fondamentale, in tutti i casi, possedere e sviluppare una buona facilità di corsa, esente da difetti.”

Ma è vero che il tennis è uno sport asimmetrico?  “In un certo senso lo è. Ma è da sfatare il luogo comune che il tennis sviluppi solo una parte del corpo, in quanto sport asimmetrico. Se l’allenamento e la preparazione di base sono completi e se il ragazzo ha già compiuto i 14 anni, potrà sviluppare un fisico perfettamente armonico: spalle e braccia del giovane tennista saranno simmetriche. Non sarà così in caso di un avviamento agonistico più precoce verso questa attività: molti tennisti famosi, com’è noto, hanno un braccio più lungo dell’altro.”

Controindicazioni del tennis  “E’ certamente uno sport asimmetrico – precisa il dott. Lorenzo Panella, specialista in Riabilitazione – perché si pratica prevalentemente con una parte del corpo. La controindicazione più importante, nei più giovani, è la presenza della scoliosi grave della colonna vertebrale, ma può essere praticato tranquillamente nei casi di scoliosi breve. Il cardiopatico, invece, può comunque continuare a impugnare la racchetta, ma con un ritmo blando, ossia senza competizione e in questo caso diventa attività coadiuvante della riabilitazione. Sempre, però, solo dopo essersi sottoposto a un attento controllo specialistico: giocare a tennis, infatti, costituisce un’attività coadiuvante nella terapia di riabilitazione.”

Alimentazione ideale per il tennis  “Mangiare frutta prima di una partita o di una lezione – afferma il dottor Capua – non impegna molto lo stomaco e l’intestino: la digestione sarà più rapida. Alimentarsi, al contrario, con pasta e carne può creare
problemi digestivi alla vigilia di un impegno agonistico.”

Reintegrazione dei liquidi  “Il tennis è un’attività che fa sudare parecchio, provocando un gran dispendio di liquidi e perdita di sali minerali. Durante lo sforzo, perciò, la scelta corretta è idratarsi parecchio bevendo acqua non gasata e non fredda. Successivamente è bene assumere integratori, che saranno molto utili per il successivo recupero di energie.”

Articolo tratto dal sito Web www.humanitasalute.it

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