Episodio 10: “Basta, da oggi si cambia! Anzi, da lunedì…”
“Nella vita ci sono cose che ti cerchi e altre che ti vengono a cercare. Non le hai scelte e nemmeno le vorresti, ma arrivano e dopo non sei più uguale. A quel punto le soluzioni sono due: o scappi cercando di lasciartele alle spalle o ti fermi e le affronti. Qualsiasi soluzione tu scelga, ti cambia”.
Giorgio Faletti
Il cambiamento fa parte della vita, della nostra esistenza. E anche se talvolta facciamo fatica ad accettarlo, ogni cosa cambia, continuamente. Il nostro corpo, i nostri pensieri, le nostre emozioni. Insieme a noi, anche le relazioni con gli altri e gli ambienti che frequentiamo. Cambiare è sperimentare un nuovo taglio di capelli, è trasferirsi in una nuova città, è diventare grandi.
Il cambiamento avviene, ci disorienta, ci interroga, ci stimola, ci tocca. Talvolta ci accarezza, altre ci travolge improvvisamente. Che venga da dentro o da fuori, spesso ci spaventa poiché implica lasciare il certo per l’incerto, uscire dalla nostra zona di comfort. Per alcune persone questo può essere stimolante e avvincente. Una parte più o meno grande di noi, però, potrebbe manifestare una certa resistenza: mantenere le nostre abitudini, rimanere fedeli ai nostri schemi, a prescindere dalla loro reale efficacia, ci fa sentire al sicuro. E per questo rimaniamo e rimandiamo ancora. Posticipiamo appuntamenti, impegni, nuovi inizi, convinti magari che domani saremo più liberi e motivati di oggi. Rimanere ancorati al fondale dell’abitudine e della routine, però, ci preclude l’opportunità di esplorare un oceano di possibilitá. Per salpare verso l’ignoto ci vuole coraggio. Coraggio di lasciare indietro per andare avanti, di stare nella difficoltà e nella fatica di questo preciso momento, tra la paura di fallire e la voglia di scoprire. Un viaggio in cui potremmo essere tentati di tirare il freno e bloccare tutto o, al contrario, andare a tutta velocità per la fretta e il bisogno impellente di arrivare. Come il bruco che per diventare poi farfalla necessita di rimanere nel suo bozzolo, anche noi abbiamo bisogno di tempo per accogliere, sentire e stare nel cambiamento. Possiamo chiederci cosa significhi per noi cambiare, dove vogliamo arrivare, ma non solo. Anche riflettere su cosa ci spinge, perché lo vogliamo così tanto e subito, o ancora, cosa ci frena e ci spaventa realmente. Proviamo a vivere il nostro viaggio ancor prima di focalizzarci sulla meta, lasciandoci trasportare dal cuore.
Per approfondimenti:
- Marcia Grad Powers “La principessa che credeva nelle favole”. 2006, Edizioni Piemme.
- Marcia Grad Powers “Il cavaliere che aveva un peso sul cuore”. 2013, Edizioni Piemme.
- Erica Francesca Poli, “Le emozioni che curano. Stare bene con la nuova medicina delle emozioni”. 2019, Mondadori.