Episodio 43: “Genitori a piccoli passi”

Proviamo insieme a riflettere e a immaginarci come genitori, quali sarebbero le nostre più grandi paure? Qual è il timore che ci fa aumentare i battiti, facendo diventare il nostro respiro affannoso? Le paure possono essere tante, ma la preoccupazione più grande di un genitore è quella di commettere un danno che possa lasciare ferite, che con il tempo diventano cicatrici! E che in passato, quando eravamo piccoli, hanno toccato anche la nostra stessa pelle. Diventare mamma o papà significa quindi guardarsi indietro, confrontarsi con i genitori che abbiamo avuto e con i figli che siamo stati. Facendo tesoro di ogni aspetto, positivo o negativo, incontrato nel viaggio della vita. Non c’è un manuale da seguire e una ricetta per essere un buon genitore. Però quello che sappiamo, grazie alle ricerche e agli studi condotti finora, è che esistono degli ingredienti che non possono mancare nella ricetta educativa familiare. Ricetta che ognuno di noi arricchisce con quegli ingredienti che ha vissuto come positivi nel proprio passato, tralasciando quelli che ha percepito come errori commessi nei propri confronti. 

Un primo ingrediente è indubbiamente l’amore. Necessario e fondamentale per poter far crescere, sotto i piedi di nostro figlio, solide radici che lo sosterranno quando verrà travolto dalle burrasche e dalle tempeste della vita. Ma anche per permettere di raccogliere tutti i nutrienti importanti per far sbocciare i fiori e crescere i frutti. Aiutandolo in questo modo a non sentirsi trascurato o, peggio ancora, abbandonato a se stesso. Situazioni in cui, in molti casi, il bambino arriverà a mettere in atto comportamenti disadattivi.

Spesso però in una ricetta gli ingredienti non vanno messi uno alla volta, ma è necessario integrarli. Ed è ciò che accade con il secondo ingrediente, il dialogo. Ci domandiamo chi diventerà nostro figlio, quali saranno i suoi desideri e quali strade imboccherà, e spesso non sapremo darci una risposta. Ma attraverso un ascolto attivo, privo di pregiudizi, potremo scoprire un mondo meraviglioso: il mondo di nostro figlio. Questa scoperta sarà possibile solo attraverso il dialogo, l’ascolto e l’accoglienza, se questi vengono a mancare è probabile che il bambino si troverà smarrito, innescando una spirale che lo porterà a ritirarsi, isolarsi e sentirsi solo. Con la percezione che sotto i suoi piedi si crei una spaccatura che lo fa sentire instabile e lontano dalla propria famiglia. 

Oltre all’amore e al dialogo, fondamentali sono anche le regole. Davanti a varie situazioni, magari ripetute, la frustrazione ci porta, a volte, quasi per sfinimento, ad essere troppo buoni. Questa è un’arma a doppio taglio, il “si” che viene pronunciato apre la strada a nuove possibilità, ma ci distoglie dai “no”. Altrettanto importanti e necessari per poter costruire un contenitore per proteggerci da ciò che la vita smuove dentro di noi. Un ultimo possibile ingrediente è il gioco. Essere genitori significa ritrovarsi in una realtà in cui piacere e dovere convivono e questa convivenza è possibile proprio grazie al gioco. Un trampolino per tuffarsi nel mondo bambino che c’è dentro di noi, avvicinandoci ai nostri figli indossando un velo di leggerezza. 

La paura di sbagliare non ci deve congelare, l’errore è ammesso e con il tempo può essere perdonato. Questi ingredienti non vogliono essere delle certezze scritte sulla pietra della verità. Non esiste una ricetta per essere dei genitori perfetti. Ciò che abbiamo visto insieme sono semplicemente degli stimoli e delle indicazioni per potervi aiutare ad aprire nuove finestre e abbattere vecchi muri. Ed è giusto che ognuno possa calibrare la propria ricetta in base alle proprie esigenze e ai propri bisogni. 

Per approfondimenti:

Ockwell-Smith Sarah  (2020). Genitori gentili: Interpretare le emozioni per crescere figli calmi e felici.
Stellato Camilla (2023). Diventare genitori.

“DIREZIONE PSICOLOGIA: Una bussola per il quotidiano”

Vi è mai capitato di avere difficoltà a concentrarvi e a dormire poco e male, senza sapere il perché? Di rinunciare a qualcosa per paura di fallire? Di non sapere come comportarvi davanti ad un evento improvviso? A partire da episodi di vita quotidiana, in brevi articoli rifletteremo insieme, sempre accompagnati da riferimenti scientifici, su come funzioniamo, cosa proviamo e perchè.

Potete leggere i nostri articoli sul sito del Poliambulatorio Oberdan /Attività/ Direzione psicologia  https://www.poliambulatorioberdan.it/direzione-psicologia-bussola-quotidiano o sulla pagina Facebook Poliambulatorio Oberdan